Ore 08:30 - Escursione guidata a piedi
**** ATTENZIONE - EVENTO SPOSTATO A DOMENICA 15 CAUSA MALTEMPO ****
Primo appuntamento Terre Graffiate per il 2022, con un evento che unisce storia, musica, montagna e natura, con un’escursione guidata alle Casarette di Valstagna, località dove sono evidenti i “graffi” che l’uomo ha lasciato sulla montagna, nel tentativo di ottenere un po’ di terreno coltivabile in un territorio impervio come è quello dei ripidi pendii della Valbrenta. L’escursione guidata farà scoprire al pubblico non solo la storia della vallata e delle genti che l’abitavano, ma anche la ricchezza naturale di quella zona, come le numerose specie botaniche, anche endemiche, che fioriscono in questo periodo. Come da tradizione Terre Graffiate, anche in questo appuntamento non mancherà un intervento musicale: una volta raggiunto l’antico borgo delle Casarette, il pubblico assisterà allo spettacolo teatrale storico/musicale “Di tabacco si vive”, che narra della storia di un contrabbandiere di tabacco ambientato proprio nel Canal di Brenta.
Le Casarette di Valstagna sono un antico borgo in quota, edificato verso la fine del XVIII secolo e abbandonato verso la metà del 1900, che ospitava una piccola comunità di un’ottantina di persone. Le case in pietra che componevano la borgata, con il loro sviluppo verticale, gli imponenti muri a secco (chiamati masiere), i numerosi terrazzamenti, le articolate opere di canalizzazione e le cisterne, rendono ancora oggi evidente l’ingegnosità e la forza di spirito che furono necessarie per togliere alla montagna quei pochi metri quadrati di terreno coltivabile. Il borgo si inserisce lungo l’Alta Via del Tabacco, itinerario in quota che collegava gli insediamenti e i terrazzamenti dediti appunto alla coltivazione del tabacco, attività che, fino alla metà del secolo scorso, caratterizzava l’economia di quel tratto della Val Brenta.
Di tabacco si vive - Storia di Giacomo il Contrabbandiere
La vicenda è ambientata alla fine dell’Ottocento in un paese del Canal di Brenta. Protagonista è Giacomo, figlio di contrabbandieri di tabacco e contrabbandiere anche lui. Lo troviamo in fuga dalle guardie, rifugiandosi e pernottando in una casa, nell’attesa di ripartire la notte successiva. Non vuole abbandonare la sua terra e lo esprime raccontando la sua storia, facendo rivivere i sentimenti che lo rendono così attaccato alle sue radici, con incessante ottimismo.
La distanza con il protagonista si assottiglia nel momento in cui ci rendiamo conto che le storie e le sventure di Giacomo non sono poi così lontane da quelle che viviamo anche noi quotidianamente oggi. Lo spettacolo combina lingua veneta nelle parti recitate, per sottolineare il contesto geografico dove si colloca la vicenda, e dialetto comasco nelle parti cantate, in riferimento all’amico del Lago di Como di cui parla Giacomo nelle sue narrazioni, ma anche siciliano e lingue straniere, oltreché italiano. Per ricordarci che, in fondo, molti ragazzi si trovavano a condividere lotte simili, per ottenere lo stesso pezzo di pane.
Attore: Marco Barbiero
Voce: Tonellotto Roberta
Contrabbasso: Roberto Oliviero
Chitarra: Umberto Retis
Fisarmonica: Edoardo Farronato
Percussioni e suoni: Paolo Bastianello
Scenografia: Umberto Retis
Drammaturgia e Regia: Roberta Tonellotto
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Jacopo Longo, guida naturalistica, si laurea in Scienze Naturali all’Università di Padova nel 2013. Si occupa di educazione ambientale, con le scolaresche (dalle materne alle elementari, medie e superiori), con gli adulti, con le famiglie, con gli anziani. Propone esperienze all’aria aperta come le escursioni, di durata variabile (dalle 2-3 ore alla giornata intera di 8 ore, all’esperienza residenziale di due- tre- quattro giorni). Propone anche conferenze, laboratori naturalistici e di educazione ambientale nelle scuole, e si dedica all’insegnamento delle scienze a scuola.
