F. Mendelssohn
Quintetto per archi n. 2 in si bem. magg. op. 87
P. I. Čajkovskij
Souvenir de Florence per sestetto d’archi op. 70
Il concerto di questa terza edizione di Terre Graffiate accosta due capolavori del repertorio da camera romantico, tedesco e russo. Scritto nell’estate 1845, il Quintetto n. 2 per archi di Mendelssohn fa parte del fertile corpus cameristico nato negli ultimi anni di vita del compositore. Sorprende per le innumerevoli sfaccettature dei quattro movimenti di cui è composto, che toccano gli estremi di un’energia esplosiva e coinvolgente accanto a climi notturni e fantasmagorici. Nella seconda parte, un altro pezzo estivo e tardo: il Souvenir de Florence (1890) di Čajkovskij, per sestetto d’archi. Deve il suo nome al fatto che la prima bozza fu stesa durante un soggiorno a Firenze, nello stesso periodo di composizione dell’opera La dama di picche, la cui cupa atmosfera sembra risuonare in più d’un’occasione nel sestetto. Non mancano altresì l’eleganza tipica del suo autore e una particolare solidità formale, che si fondono con i riferimenti imprescindibili alla musica popolare russa.
Per l’occasione, torna il Quartetto Maffei, già ospite nella scorsa edizione del festival e che in questo concerto sarà rinforzato da Massimiliano Di Stefano ed Enrico Graziani nelle formazioni di quintetto e di sestetto.
Il Quartetto Maffei è nato nel 2000 dalla volontà di alcuni amici veronesi e vanta di collaborazioni con artisti importanti (Bruno Canino e il Quartetto di Venezia fra gli altri). Negli anni il Quartetto Maffei ha raggiunto una maturità espressiva e una sensibilità interpretativa di alto livello che lo pongono tra le formazioni cameristiche più interessanti di questi ultimi anni. Il repertorio prediletto è quello classico-romantico, ma il Quartetto ha avuto il piacere di eseguire anche lavori a lui dedicati da compositori viventi.
Formazione
Durante il concerto è previsto un intervento dello storico Loris Giuriatti, guida ambientale escursionistica specializzato nei percorsi della Grande Guerra, nonché autore del romanzo storico L’Angelo del Grappa
Visualizza il parcheggio sulla mappa
Per raggiungere il parcheggio, seguite dalla rotonda di Romano d'Ezzelino le indicazioni per Cima Grappa, proseguendo lungo la strada Cima Grappa SP148 per una ventina di minuti. In prossimità del 9° tornante, vedrete le indicazioni del festival e verrete indirizzati al parcheggio, individuato lungo la strada che porta a Col Campeggia, che per l'occasione sarà percorribile a senso unico.
Il luogo del concerto dista 20-30 minuti a piedi dall'ex cava, su strada asfaltata, poi per circa cinque minuti su mulattiera, per raggiungere la partenza del sentiero delle trincee di Col Campeggia. È consigliato indossare scarponcini o robuste scarpe da ginnastica per l'avvicinamento. Ricordiamo di portarsi una coperta per sedersi sul prato per assistere all'evento e una mascherina, che potrà essere rimossa durante il concerto.
In caso di pioggia, il concerto verrà spostato a Domenica 9 Agosto 2020, con gli stessi orari e modalità.